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capitolo quarto 349

tagnosa, dalle alture di Cibao sino al litorale del mezzogiorno: di razza caraiba, la sua genealogia era ignorata: gettato per caso nell’isola, un amore romanzesco ve lo aveva stabilito: fatta fortuna nel mestier del soldato, si era coronato re esso medesimo; e il suo ingegno militare avevagli sicurato il potere: i re vicini paventavano la sua inimicizia, e chiedevano la sua alleanza.

Soggetti a sè, tutti questi re o gran cacichi avevano nella lor dipendenza cacichi secondari, ch’erano sovrani di fatto nel loro distretto particolare. Ad eccezione delle popolazioni dell’est, esposte alle incursioni de’ Caraibi, e le tribù del re guerriero Caonabo, gli indigeni erano di un naturale dolce e timido. La giocondità del clima, la facilità. di vivere senza faticare, e un’apatia ereditaria, rendevano loro insopportabile ogni lavoro corporale; tanto più che il loro nutrimento, composto quasi esclusivamente di vegetabili, non permetteva loro di sostenerne che richiedesse vigoria.

Date al comandante Pedro Margarit istruzioni ammirabili, le quali comprendevano, prevedevano e consigliavano, ogni cosa, i luoghi da percorrere, le osservazioni da fare, i mezzi onde ottenere de’ viveri, rendere la giustizia agli indigeni, attirarsi la loro affezione, e recarli al Cristianesimo, l’ammirglio provvide alla sicurezza della città rimasta senza guarnigione, e preparò la continuazione delle sue scoperte, non volendo lasciarsi prevenire dal Portogallo. Istituì a governare in sua assenza un consiglio composto del padre Boil, suo detrattore, di Pedro Hernandez, di Alonzo Sanchez di Carvaial, e di Juan di Luxan, sotto la presidenza di suo fratello don Diego Colombo. La scelta del padre Boil non farà. maraviglia a chi ricorderà che l’ammiraglio non si vendicò mai di alcuna offesa; ch’egli considerava prima di tutto il ben pubblico; e che, nonostante i suoi dispareri col Vicario Apostolico, onorava in lui il suo carattere ufficiale; d’altronde, non poteva disconoscere la sua capacità, e forse Colombo operava accortamente in dare a lui in queste circostanze una partecipazione diretta negli affari della Colonia.