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CAPITOLO DUODECIMO.

Preparativi per la seconda spedizione. — Organizzazione del primo ufficio delle Colonie. — Nomina di un Vicario Apostolico accompagnato da dodici missionari. — ll padre Juan Perez de Marchena, nominato spontaneamente dalla Regina astronomo della spedizione, s’imbarca col suo amico sulla nave ammiraglia.

§ I.


Qual uomo, dopo di avere per sì lungo tempo subita ogni maniera di umiliazioni, trovandosi tutto ad un tratto ricercato e bramato da ciascuno, non avrebbe goduto del suo trionfo e assaporato quel mutamento di fortuna? nondimeno la storia non è riuscita a sorprendere in Colombo il menomo sentore di vanagloria. Gli scrittori sono unanimi in lodare la sua modestia, la sua costante semplicità. Egli desiderava di poter isfuggire a quelle romorose lodi, a quelle accoglienze pompose, per andarsene a Roma, a deporre a’ piedi della Santa Sede la relazione de’ suoi viaggi, e implorare favori spirituali. Ma il servizio della corona di Castiglia non permetteva una tale assenza. Il re Giovanni II di Portogallo, giovandosi de’ suggerimenti de’ suoi consiglieri di precedere la Spagna nelle nuove spedizioni, vi si apparecchiava in segreto.

Avute appena sicure notizie dei disegni della corte di Lisbona, i Monarchi provvidero di sventarli colla maggior solerzia. Un ecclesiastico mondano, don Giovanni di Fonseca, arcidiacono di Siviglia, burocratico per istinto, fratello d’uomini ragguardevoli in gran credito presso al re Ferdinando, fu incaricato di provvedere all’armamento della flotta. Allato a questo ordinatore generale della marineria, fu creata una carica di controllore generale, alla quale venne promosso Giovanni di Soria, la cui famiglia teneva ordinariamente i conti dell’ammiragliato di Castiglia; indi un impiego di pagatore, che pareva destinato di diritto a Francesco Pinelo, membro del municipio di Siviglia, riputato per la sua