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compiangere delle contadine e delle operaie perchè provano il bisogno di una vita più agiata alla quale devono rinunciare per mancanza di mezzi, si logorano l’organismo in una occupazione sedentaria, sprecando il fiato per infondere un po’ di scienza in cervelli ottusi, per disciplinare fanciulli irrequieti, e tutto questo senza speranza di migliorare la loro condizione nell’avvenire, specialmente per quelle destinate nelle scuole rurali. De Amicis, nel Romanzo d’un maestro, ha descritto al vivo le sofferenze delle insegnanti nelle scuole rurali e specialmente in quelle sperdute nei villaggi alpestri.

Nelle città si trovano in condizioni più favorevoli, sono più stimate e meglio retribuite, ma la vita è più costosa e le più intelligenti mordono il freno nel dovere assoggettarsi ad una disciplina che contrasta col loro carattere e le loro aspirazioni.

In ogni modo, la carriera dell’insegna-