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70 il corano,


133. Il tuo Signore è ricco, e pieno di pietà. Se egli volesse, vi farebbe sparire, e vi rimpiazzerebbe con altri popoli che gli piacerebbe, siccome vi ha fatto sortire dalle generazioni passate.

134. Avranno luogo le minacce che vi si fanno, e non sarete voi che annullerete (i decreti dí Dio).

135. Di’ loro: Popolo mio! agisci secondo le tue forze; io farò altrettanto. Così imparerete

136. A chi toccherà la dimora eterna del paradiso. Dio non farà prosperare i malvagi.

137. Essi destinano a Dio una porzione di ciò che egli ha fatto nascere nei loro raccolti, e nei loro bestiami, e dicono: Questo è destinato a Dio, e questo ai compagni che gli diamo. Ma ciò che era destinato ai compagni non arriverà mai a Dio, e ciò che era destinato a Dio arriverà ai compagni1 che opinioni false!2

138. È così che fra un gran numero di socj idolatri, i loro compagni han suggerito loro di uccidere i figli per perderli, ed imbrogliare la loro religione3. Se Dio l’avesse voluto, non avrebbero mai agito così; ma lasciali fare, ed allontanati da ciò che inventano.

139. Dicono: Tali animali, e tali raccolti sono proibiti; niun altro fuori che quei che vogliamo, (così hanno imaginato,) deve nutrirsene. Tali animali devono essere esenti di portare pesi. Essi non pronunziano il nome di Dio su loro, ed inventano tutto ciò sul conto di Dio. Egli ricompenserà le loro invenzioni.

140. Dicono: Il piccolo di tale e tale animale sarà lecito per i nostri figli maschi; sarà proibito alle femmine. Ma se il feto è abortito, saranno tutti autorizzati a mangiarlo. Dio li ricompenserà di queste distinzioni. Egli è sapiente, e savio.

141. Sono perduti quei che uccidono i loro fanciulli per follia, e per ignoranza, quei che vietano i cibi accordati da Dio, servendosi di lui per pura invenzione. Essi sono smarriti, e non sono sulla via dritta.

142. È egli che ha creato i giardini di viti sorretti da pali intrecciati, e quei che non lo sono; che ha creato gli alberi di palme, ed i grani di tante qualità, gli olivi, ed i granati, che si rassomigliano, e differiscono fra loro. Egli ha detto: Cibatevi dei loro frutti; e pagate ciò che è dovuto il giorno del raccolto; evitate la prodigalità, poichè Dio non ama i prodighi.

143. Fra gli animali, taluni sono fatti per portare i pesi, tali altri per essere scannati. Cibatevi di ciò che Dio vi ha accordato, e non seguite le traccie di Satanasso, che è vostro nemico dichiarato.

144. Vi sono otto animali (formanti coppie) cioè: due di razza pecorina, due di razza Caprina. Domanda loro: Sono i maschj che Dio vi ha proibiti, oppure le femmine, ovvero ciò che contengono le viscere delle femmine? Istruitemi, se siete sinceri.

145. Vi sono inoltre due cameli, e due bovi4. Domanda loro: Sono i

  1. Che essi hanno inventati. Egualmente i loro compagni vuol dire i compagni che essi hanno attribuiti a Dio. Questa è la traduzione del testo applicabile ai versetti 137 e 138.
  2. Gli arabi idolatri usavano la divisione dei raccolti. Una parte era di Dio, l’altra delle divinità subalterne. Quella di Dio serviva a nutrire i poveri e i viaggiatori; quella degl’idoli alle offerte, ed a pagare i preti.
  3. Nel testo dice: rivestire la religione, ma s’intende di alcune forme superstiziose, e renderla confusa ed oscura, mentre, al tempo di Abramo, ed Ismaele era semplice e chiara.
  4. Si dovrebbe dire, due cameli maschio e femmina, un toro, ed una vacca, come al versetto precedente, montone e pecora, becco e capra.