Pagina:Corano.djvu/244


231


CAPITOLO XXXVIII.

sad.

Dato alla Mecca.—88 Versetti.

In nome di Dio clemente e misericordioso.

1.  Sad1. Lo giuro per il Corano pieno d’avvertimenti, gl’infedeli vivono nell’orgoglio, e nella scissione.

2.  Quante generazioni abbiamo distrutte prima di loro! Tutte gridavano ajuto; ma non era più tempo di sfuggire il gastigo.

3.  Gl’infedeli si meravigliano che un apostolo si è all’improviso mostrato fra loro; dicono: E un mago, un impostore.

4.  Vuole forse fare di tutti i Dii un Dio solo? In verità è una cosa straordinaria!

5.  I loro capi si separarono, dicendo loro: Andate, e perseverate nel culto de’ vostri Dii. Ecco cosa si vuole. (Farvi abbandonare il vostro culto).

6.  Non abbiamo intesa cosa simile nell’ultima religione2. La religione (di Maometto) non è ch’uno scisma.

7.  Fra tutti noi sarebbe mandato a lui solo un Libro d’avvertimento? — Sì, dubitano de’ nostr’avvertimenti, poichè non hanno ancor provati i miei gastighi.

8.  Hanno forse a loro disposizione i tesori della misericordia di Dio potente dispensatore dei beni?

9.  Posseggono dunque il regno de’ cieli, e della terra, e delle cose che sono fra questi due? Provino dunque a salirvi per mezzo di corde.

10.  Qualunque sieno le forze di cui i (differenti) partiti dispongano, saranno messe in fuga.

11.  Prima d’essi ancora, il popolo di Noè, gli Aditi, e Faraone possessore di piuoli3 accusarono i lor profeti di bugiardi.

12.  I Themuditi, il popolo di Loth, gli abitanti della foresta (di Madian) hanno agito egualmente; formavano un partito (contro gli apostoli di Dio).

13.  Il mio gastigo venne a punire tutti quei ch’avevano trattato i nostri apostoli d’impostori.

14.  Che aspettano dunque (i Mecchesi)? Forse il grido spaventevole (del cielo) che li sorprenderà senza dilazione?

45.  Dicono (ironicamente): Signore! dacci al più presto ciò che ci tocca, e prima del giorno del conto.

16.  Soffri con pazienza i loro discorsi, e rammentati del nostro servo Davidde, uomo potente, e che tornava spesso a noi.

17.  Abbiamo assoggettate le montagne a cantare le nostre lodi con lui, la sera, ed allo spuntar del sole;

18.  E gli augelli ancora, che si radunavano intorno a lui, e che ritornavano spesso a lui.

19.  Noi consolidammo il suo impero; gli demmo sapienza ed eloquenza.

  1. La lettera S, ossia Sad, è di senso sconosciuto.
  2. Cioè, in una delle religioni stabilite immediatamente prima di Maometto.
  3. Quest’epiteto è dato qui a Faraone a cagion de’ gastighi che dava ai colpevoli, e che consistevano a farli attaccare a quattro piuoli, ed a far loro subire diversi tormenti.