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16 confessioni d’un scettico

una notte fantastica d’orgia, l’anima mia, come fosse divelta dall’intimo suo, mi diè sangue per ogni vena, e lo strazio atroce sopravisse alla vittoria stessa della ragione.

Ti narrerò in un’altra lettera la tragedia che sostenni, le lagrime che versai, il dolore disperato d’un abbandono ch’io credeva impossibile. Ma, ripensando a quel mio passato ascetico, non ti nascondo che ora ne provo una quasi rabbia di pentimento. Ora non comprendo più quella battaglia che mi pare uno scherno della ragione; quelle lagrime mi paiono vili, e quella disperazione una stizza di fanciullo inesperto delle grandi vie che la scienza dischiude agl’intelletti maturati nel vero.

Perchè dunque la cappa di piombo della religione ci siede sul collo, e ci vieta di alzare fieramente la testa ed interrogare le cose come sono? perchè la servitù detestata del dogma ci logorò le potenze più fresche degli organi, fiaccandole per tanti secoli sotto la sferza papale? perchè quella