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de’ luoghi vuoti, perchè non è anco compiuto lo numero de li eletti, si stanno; cioè dall’altra parte, che detta è, Quei; cioè coloro, così maschi come femine, ch’a Cristo venuto ebber li visi; cioè li cristiani, che credettono in Cristo venuto, quando furno presenti a lui, et anco quelli che credettono e crederanno dopo lui, staranno quinde; e però dice ch’ebbono li volli loro a Cristo venuto; c così si debbe intendere anco di quelli, che crederranno nel futuro.

C. XXXII — v. 28-48. In questi sette ternari lo nostro autore finge come santo Bernardo, continuando lo suo parlare, dimostrasse a lui li cristiani beati che sono in vita eterna, poi che dimostrato li avea li Ebrei, dicendo: E come quinci; cioè e siccome da questa parte, che delta è, facendo similitudine, il glorioso scanno; cioè la gloriosa sedia de’ beati, cioè lo primo, De la Donna del Cielo; cioè della Vergine Maria, e li altri scanni; cioè e l’altre sedie, Di sotto lui; cioè li quali sono sotto quello della Vergine Maria, cotanta cerna fanno; cioè fanno sì grandi brigate e divisioni, come detto è: imperò che in su quello de la Vergine Maria poghi ve n’erano; ma in su li altri di sotto v’erano assai. Così; ecco che adatta la similitudine, di contra; cioè a quello della Vergine Maria, quel; cioè scanno, del gran Ioanni; cioè di santo Ioanni Batista, Che; cioè lo quale, sempre santo; cioè innanzi che nascesse fu santificato nel ventre della madre, cioè di sanla Elisabet, il diserto: imperò che d’undici anni andò nel diserto a fare penilenzia: elli fu lo precursore di Cristo, e ’l martiro: imperò che fu fatto dicapitare da Erode, E l’inferno sofferse da 1 du’ anni; cioè stette nel limbo ad aspettare la venuta di Cristo a limbo colli altri santi padri da due anni: imperò che due anni innanzi a Cristo fu morto. E sotto lui; cioè sotto lo scanno di santo loanni, sortiro; cioè per sorte e per loro parte ebbeno, o vogliamo dire per sorte diviseno e partittono in cerne, così in cerne; cioè brigate grandissime diviso in cerne, secondo li gradi de’ meriti, cioè li loro frati e monaci et altri, che sono stati di simile merito, Francesco; cioè santo Francesco, e per lui s’intende anco santo Domenico: imperò che, come fu detto di sopra nel xii, quello, che si dice dell’uno, s’intende anco dell’altro, Benedetto; cioè santo Benedetto da Nurcia, che fece l’ordine de’ monaci di Camaldoli, e per lui s’intendono tutti li altri monaci et eremiti santi, che sono stati, et Angustino; che fece anco religione c fu di Cartagine d’Africa, dottore de la Chiesa, e per lui s’intendono li altri Dottori essere ancora locati in su quello scanno, Et altri; cioè santi, che sono stati ne la santa Chiesa, fin quaggiù; cioè infine a questo fondo de la rosa, dove finge che fusse lo lume 2, che beatificava li beati che erano in

  1. Da du’ anni. Qui la particella da indica avvicinamento. E.
  2. C. M. fusse lo splendore, che