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   [v. 115-126] c o m m e n t o 271

Cive è vocabulo di Grammatica che viene a dire cittadino, e tanto viene a dire in quanto convivente, cioè insieme vivente: civis si dice da con e vivo, vivis, cioè, convivens; — Sì, rispuosi io; ecco che finge che desse la risposta a quella dimanda, cioè che ’l peggio serebbe se gli uomini vivessono separati e non insieme nella città: imperò che sarebbono rubbati e sforzati l’uno dall’altro, e qui ragion non cheggio; ecco che dice che questo è tanto chiaro, che non à di ragione bisogno. E puot’elli; cioè l’uomo, esser; cioè cive, cioè che stia nella città cogli altri a vivere insieme, se giù; cioè nel mondo, nella città, non si vive Diversamente per diversi offici; cioè che l’uno faccia uno esercizio e l’altro un altro? No; ecco che risponde elli stesso che no; et assegna la cagione, cioè l’autorità del Filosofo ne la Politica, e però dice, se ’l maestro vostro; cioè lo filosofo Aristotile nella Politica, ben vi scrive; cioè scrive lo vero; come si manterrebbe la verità e la città e gli uomini insieme, se tutti fussono d’uno esercizio? Chiaro è che non si potrebbe mantenere. Sì venne deducendo; dice Dante che ’l prefato spirito venne estendendo la sua pruova de la minore posta di sopra per lo modo detto di sopra, dimandando e rispondendo, infine a quici 1; cioè infine a questo punto. Possa conchiuse; e che? cioè la minore suddetta, cioè: Dunque esser diverse Convien dei vostri effetti le radici; cioè che le condizioni e disposizioni degli uomini siano diverse, da le quali procedono diversi effetti. Et ora adiunge la conclusione del primo argomento che solve lo dubbio, dicendo: Per ch’un; cioè per la qual cosa l’uno, cioè uomo, nasce Absalon; questi fu figliuolo del re David e fu bellissimo e ribellossi dal padre e combattette contra di lui, e pollo 2 qui l’autore per esemplo dei tristi figliuoli che nascono di buon padre, e l’altro Serse, s’intende, nasce: questo Serse fu figliuolo di Dario, lo quale privato acquistò lo regno degli Assiri, e fece grandi cose; ma Serse anco le fece maggiori di lui, L’altro Melchisedech; s’intende, nasce: questo fu 3 sacerdote, siccome appare nella Bibbia, e l’altro quello; che nasce, s’intende, Che; cioè lo quale, volando per l’aire il figlio perse; cioè perdette: questi fu Dedalo che fu omo di grande ingegno, per lo ingegno del quale nacque lo Minotauro, questi fece la prigione al Minotauro, questi fece l’ali a sè et al figliuolo Icaro, e volò fuora della prigione del re Minos; nel quale volamento affogò lo figliuolo Icaro in mare. Tutte queste istorie sono state già dette nelle parti precedenti, c così appare la diversità dei costumi e delle condizioni degli uomini.

C. VIII — v. 127-138. In questi quattro ternari lo nostro autore

  1. Quici; qui, aggiuntovi la sillabica ci, a denotare qui proprio. E.
  2. Puollo; puonlo, lo pone. E.
  3. C. M. fu lo primo sacerdote,
   Par. T. III. 18