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   [v. 40-54] c o m m e n t o 111

Dio; che non è vero che Iddio abbia piedi e mano: imperò che Iddio è sustanzia incorporea, sicchè non à corpo nè membra, et altro intende; cioè la santa Scrittura: imperò che per li piedi intende la voluntà e la benivolenzia, e per le mani intende l’opere e la potenzia. E santa Chiesa; cioè la corte di Roma, che è capo della chiesa, vi ripresenta; cioè ripresenta a voi cristiani, cioè lascia e permette rappresentare a voi cristiani, Gabbriel e Michel; cioè quelli due agnoli, dei quali Gabriel fu dell’ordine dei serafini, e Michel fu dell’ordine degli arcagnoli, con aspetto umano; cioè con apparenzia di giovani; ma alati, per mostrare la loro leggerezza; senza piedi, per mostrare che non sono corporei, sicchè se si muoveno si muoveno coll’ ale della voluntà loro, che altre ale non ànno, et anco per mostrare che la loro voluntà è confermata in grazia, sicchè non possono volere se non quel che vuole Iddio, cioè lo bene. E perch’elli ci li 1 rappresenta così la santa Chiesa? Perchè li omini grossi, che sono la maggior parte, non intendrebbono altramente che si fusseno, e 2 così à permesso che si facciano l’immagini dei santi per più movere li animi de li omini a devozione, come li Romani, 3 come dice Salustio, faceano le statue a coloro che aveano operato eccessiva virtù, perchè la memoria di quella virtù durasse et accendesse li animi di coloro che le vedesseno, a seguitare simili virtù e maggiori. E l’altro; cioè agnolo, che; cioè lo quale, Tobbia; cioè quel profeta, rifece sano: imperò che li levò le squame dalli occhi che l’avevano fatto cieco e riebbe la vista; lo quale agnolo si nominò a lui Raffael. Leggesi nella Bibbia nel libro, che si chiama Tobia, che nel tempo che ’l popolo d’Iddio fu preso e menato in servitù del re di Siria e di Media, nella città di Ninive si trovò uno iusto uomo, Tobia nominato della schiatta de’ Neptalini, lo quale amava Iddio e per lo suo amore esercitava l’opere della misericordia in verso li bisognosi, et era molto largo della sua facultà ai poveri. Questo ebbe uno figliuolo lo quale fu nominato ancora Tobia per lo nome del padre, e fu simile in virtù al padre; et essendo questo padre Tobia di 56 anni, rivescio4 caddeli insù li occhi dal nido delle rondini lo sterco loro; per la qual cosa accecò e venne in necessità sì che conveniva alla donna sua, che avea nome Anna, che col tessere nutricasse lui e sè e lo figliuolo, e spesse volte lo rampognava di quello che aveva dato a Dio; onde, elli ricorse a Dio, pregandolo devotamente che ’l dovesse cavare di quelle pene. Et, esaudita la sua orazione, Iddio li misse in cuore che mandasse lo figliuolo nella città di Rages dei Medi, nella

  1. C. M. ce li
  2. C. M. et anco perchè in forma umana si sono mostrati et appariti alli omini, e così à permesso
  3. C. M. secondo che dice Salustio nel Catilinario, che faceano
  4. C. M. riverto