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GIORNATA QUARTA.

Proseguendo ad osservare i sacri tempi, merita di essere visto quello di S. Pudenziana alle falde del Viminale. È a tre navi, con antico e ricco mosaico alla tribuna. Vi è un pozzo dove S. Pudenziana poneva il sangue dei Martiri, e vi sono le reliquie di oltre 3000 di essi. Anche sotto l’ altar maggiore riposano molti corpi di Martiri. In S. Maria della Vittoria dei PP. Carmelitani, ricca di dorature, di cupola, di scelti marmi, di quadri di Guido, del Domenichino, evvi una immagine di Maria ricca di gemme, e qui trasportata dalla Germania nel 1621. Al Convento è annessa una superba Farmacia. S. Maria degli Angeli con 12 cappelle, è maestosa grande fabbrica a croce greca che sorprende, e fu costrutta dal Buonarroti. Il pavimento è di marmo, e nel 1703 Monsignor Bianchini vi segnò la linea meridiana lunga palmi 205, dalla quale si regolano tutti gli altri orologi della città. La nave traversa di questo gajo tempio può dirsi una scelta Pinacoteca; poichè sonovi tutti i quadri originali, le cui copie stanno in S. Pietro dipinti dal Domenichino, Muziano, Ricciolini, Trevisani, Mancini, Subleyras, ed altri. Vi sono i depositi dei celebri pittori Carlo Maratta e Salvatore Rosa. Alla chiesa è annesso il vasto convento dei RR. PP. Certosini, ove ammirasi il celebre chiostro con ricco e vasto colonnato. Fuor di Porta Pia nella Nomentana strada a sinistra dopo circa un mezzo miglio v’è la chiesa di S. Agnese, restaurata dal sommo Pontefice Pio IX nel 1856. Per entrare nel Tempio che è un giojello si scendono 43 gradini. La nave con 16 colonne, contiene un portico superiore con altre colonne 8, e sotto l’altar maggior riposa il corpo di S. Agnese. Più avanti traversato sopra l’Aniene il Ponte Nomentano, di prospetto si vede il Monte sacro, ove si ritirò per due volte il Romano popolo per difendere i proprii diritti disconosciuti dal patriziato. Retrocedendo entro Roma in un canto della Piazza Barberini si ascende fra bella olmata alla chiesa di S. Ma-