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Sotto Nerone vi stettero imprigionati S. Pietro e S. Paolo. Nei d’intorni del Foro Romano si vedono gli avanzi del Tempio della Fortuna, della Scuola Xanta, del Tempio di Giove Tonante, del Tempio della Concordia; e si mira ancora la Chiesa di S. Martina dell’Accademia di S. Luca che è una delle più antiche di Roma, con superbo sotterraneo a volta, e con ricca cappella in cui fra pietre preziose riposa il corpo di S. Martina. Nella Galleria dell’Accademia sono profuse le pitture dei migliori Capi Maestri, i ritratti degli Accademici. Da qui si può andare al Colossèo, così detto dalla sua colossale mole, o Anfiteatro Flavio, una delle 7 meraviglie del mondo, nell’anno 72 dell’Era cristiana innalzato dall’Imperatore Flavio Vespasiano ritornato dalla giudaica guerra. Tale sorprendente fabbrica capo lavoro di architettura, è di ovale forma, della esteriore circonferenza di palmi 2416, alta 232. Formata di pietra Tiburtina con ornamenti di tufo litoide, e di marmo, con 80 archi, 3 ordini di gradinate che contenevano circa 87,000 persone sedute, con suprema galleria, o portici superiori ove capivano altri 20,000 individui, e vi si adducea il popolo a mirarvi spettacoli, e cacce di bestie feroci, giuochi di gladiatori, e supplizi di cristiani. Fu rovinato dai