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per fin ch’io vivo, a questo tal peccato:
non dubitar, ché ’l mio consiglio è sano.
Se tanto non avessimo indugiato
a tornar lá, giá il grano e Simeone
insieme tutti aremmo ritrovato.
Iacob. Poi che forza è tòr quella condizione
che vói necessitá, sia in la bon’ora:
mandate a effetto vostra intenzione.
Ma abbiate a mente, che quand’un s’onora,
è ben fatto donargli alcun presente,
ché con l’offerte ancora Dio s’adora.
De le cose, che son perfettamente
bone in questo paese pigliarete,
in quantitá che sia sufficiente.
Mèle, balsamo e rasa e statte arete,
e mandole e storace e termentina:
di queste cose gli presentarete.
E perché temo di qualche ruina
pei dinar che nei sacchi ritrovaste
(ché son li egizi intenti a la rapina),
tanti dinar portate che vi baste
pel grano, e ancor portatine altrettanti
per render quelli che in qua riportaste,
ché in questo voi non fusti stati erranti
o inavvertenti; e qualcun piú portate,
ché dir non possin: — Questi non son tanti. —
E il fratei vostro ancor con voi menate,
e tornate a quell’omo, e il mio potente
Dio faccia che benigno il ritrovate;
si che in qua vi rimandi prestamente
con Simeon ch’è in carcere e con questo
Beniamin, che troppo non stia assente.
Et io rimanerò pauroso e mesto,
quasi privato di figlioli in tutto,
dappoi che senza alcun di loro io resto.