Pagina:Collenuccio, Pandolfo – Compendio de le istorie del Regno di Napoli, 1929 – BEIC 1787614.djvu/55

da Totila, li ruppe e cacciò, e poi tutti li senatori romani e gran numero di nobil donne levò di Campania rimandandoli a Roma.

Inteso questo Totila, deliberando al tutto vendicarsi di Giovanni, lasciata parte de l’esercito a l’assedio di Perosa, cavalcando con maravigliosa celeritá, per il Piceno e Peligni e Sanniti, cioè per la Marca e per Abruzzo, pervenne in Puglia e di li in Calabria, né mai cessò che trovato Giovanni lo ruppe e prese il campo suo e miselo in preda, con poca occisione di uomini però, per averlo assaltato di notte: per la qual cosa Giovanni e Arnolfo duca de li eruli, che con Giovanni militava, a Otranto si ridusseno, ove li loro soldati ancora per varie vie latitando per li monti insieme si miseno.

Non molto dipoi Valeria no capitano de li armeni e Vero capitano de li eruli, mandati con nuova gente per supplimento da Iustiniano in Italia, a Otranto arrivorno, ove andando Belisario per accettarli secondo le lettere di Iustiniano, che cosi li imponeva, non potendo per li venti contrari toccare Otranto, a Cotrone si fermò; ma per non esservi di che pascere li cavalli, ritenendosi ducento fanti che avea, mandò seicento cavalli ne la valle di Rosciano, con intenzione di aspettar li Giovanni, che con l’altro esercito venisse a unirsi con lui. Totila movendo con tre mila cavalli assaltò questi seicento e preseli e occise; e de’ dui loro capi, Fassa dopo molte mrrabil prove combattendo fu morto, Barbazione con dui compagni solamente fuggi. Assediò poi Totila Rosciano, nel quale erano trecento cavalli mandati da Giovanni e cento fanti da Belisario; non potendo essere soccorsi per fortuna di mare e altri casi adversi, a Totila si rendetteno, né altro di loro vi peri che Colligerio loro prefetto, che avea denegato raccordo. Solo costui lo fece Totila frustare, e tagliarli il naso, e poi occidere; li altri parte senz’arme se n’andorno, e la maggior parte per non perdere il suo, a stipendio con Totila rimase. E Rosciano, salve le persone, in preda a li goti fu concesso. In questo mezzo Perosa non essendo soccorsa a’ goti si diede e Belisario a Constantinopoli fu revocato; e Totila lasciata la Calabria, a