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Apulia cognominata Daunia, oggi per gran parte detta Puglia piana: de la quale le piú note terre a la riviera erano Salapia e Siponto e Manfredonia terra nuova, e infra terra Luceria detta de’ saracini e Canusio; per la maggior parte però detta Capitanata.
Dal Fortore sino al fiume Saro, oggi detto il Sánguine, séguita la regione de’ Frentani pur sopra il seno Adriatico: de la quale piú famose terre anticamente furono Istonio, che ancora Ostoni si chiama, e infra terra Larino e Anzano, oggi detto Lanzano.
Tra il Sánguine e l’Aterno, fiume oggi detto Pescara, è la regione de’ Peligni, de la quale piú notabili cittá erano, a la marina Ortona e infra terra Sulmona e Corfinio, giá celebratissima cittá, la quale ora Péntima si chiama. Da l’Aterno insino al Tronto, ultimo fine del regno a quella riviera sopra il seno Adriatico, continua il paese de’ Marrucini, i quali a la marina cittá alcuna famosa non aveano, ancora che oggi Francavilla giá detta Castronovo e San Fabiano se li nomini, ma fra terra la loro metropoli era Teate, oggi detta Civita di Chieti.
Sopra i Marrucini fra terra e ne l’Apennino e sue radici, cominciando al confine de’ Peligni giá detti e venendo verso il Piceno, cioè Marca d’Ancona, sono tre altri popoli per ordine, cioè prima li Vestini, cittá de’ quali erano Pinna, oggi detta Civita di Penne e Amiterno e Furcone, cittá ora distrutte: de le ruine de le quali, non molto lontano da esse, è l’Aquila cittá nuova. Sono poi appresso li Vestini li Precuzii, da li quali si pensa facilmente sia disceso il nome, che oggi si usa, di Abruzzo, quasi Precuzzo: capo de li quali era Interamna, oggi detta Teramo d’Abruzzo. Poi sono piú nel monte li Marsi, de li quali terra famosa è oggi Celano, col suo lago Fucino, oggi detto de’ Marsi, et Alba.
E la regione di tutti li predetti sei popoli, cioè frentani, peligni, marrucini, vestini, precuzi e marsi, da un nome solo è chiamata a nostri tempi Abruzzo, paese di uomini forte e di sito; e che anticamente con li popoli infrascritti, detti sanniti,