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il perché Roggero, da questa occasione invitato, seguitando l’impresa, la Calabria tutta e la Puglia subiugò. In questo mezzo Guglielmo ingannato da’ greci senza donna tornando, come vide lo stato occupato da Roggero, si condusse al principe di Salerno che li era parente, e in Salerno non molto poi senza figliuoli morendo fu sepolto ne li anni di Cristo 1125, avendo diciotto anni il ducato posseduto parte in effetto e parte per solo titolo.

Roggero adunque, secondo duca di questo nome, benché terzo ne l’ordine dei Roggeri, essendo rimasto successor solo nel ducato di Puglia e di Calabria et essendo prima conte di Sicilia (come è detto), levato in superbia, non giá piú duca di Puglia ma re d’Italia si intitolava. La qual cosa non avendo potuto Calisto pontefice proibire e Onorio II suo successore avendola dissimulata, Innocenzo II, dopo Onorio creato pontefice, mosso da ira, senza altramente misurare le sue forze, fece un esercito tumultuario e con tanto impeto e celeritá andò contra Roggero, il quale de l’apparato del pontefice non avea inteso, che volendosi opponerli a San Germano fu ributtato da li ecclesiastici. Onde il pontefice pigliando San Germano e tutte le terre de l’Abbazia e cacciandolo, lo assediò nel castello Galluzzo, ove fuggendo s’era ridotto; ma Guglielmo figliuolo di Roggero e duca di Calabria, mosso da figliale pietá con potente esercito venne al soccorso’del padre, e fatto un gran fatto d’arme ruppe l’esercito ecclesiastico e fece prigione a man salva il pontefice con tutti li cardinali e liberò suo padre assediato. Ma Roggero usando ogni modestia e reverenza liberò il pontefice e li suoi, e da lui ogni cosa, salvo che ’l titolo di re, si come volse, ottenne, e tra le altre la cittá di Napoli, la quale allora si uni con le altre terre del regno, essendo prima sempre stata sotto l’imperatore de’ greci. Onde entrorno in Napoli il pontefice e Roggero con gran trionfo e festa de li cittadini, de li quali Roggero fece cento e cinquanta cavalieri e feceli molti gran doni e cortesie, facendo due mesi continui festa pubblica; poi stato due anni in Napoli entrò in mare e a Palermo se ne tornò.