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RAPPRESENTAZIONE

NUMERICA DEI SEGNALI


2.1 GENERALITÀ SULLA CODIFICA DI SORGENTE

Un segnale analogico per poter essere trasmesso numericamente deve essere sottoposto innanzitutto ad una conversione analogico/digitale (A/D). La rappresentazione numerica ottenuta, può poi essere sottoposta a codifica, al fine di renderla più idonea alla trasmissione. A destinazione, il flusso numerico corrispondente al segnale viene riconvertito in forma analogica tramite un’eventuale decodifica ed una conversione digitale/analogica (D/A). Per quanto riguarda la codifica, si distingue tra codifica di sorgente (che ha lo scopo di comprimere il flusso numerico ottenuto dalla conversione), codifica di canale (che ha lo scopo di rendere tale flusso idoneo ad essere trasmesso su di un canale tipicamente affetto da errori) e codifica di linea (che trasforma il flusso numerico in opportuni segnali elettrici). In questo ambito si parlerà esclusivamente di codifica di sorgente. Affinché le operazioni di conversione e codifica mantengano l’informazione del segnale, è necessario comprenderne l’effetto, al fine di definire una loro implementazione ottimale. Per fornire una visione d’insieme, nel seguito si anticipano brevemente la funzione e gli effetti delle singole trasformazioni, rimandando per un’analisi più dettagliata ai paragrafi successivi.

La conversione A/D avviene concettualmente tramite due fasi di campionamento e quantizzazione (fig. 2.1). Il campionamento trasforma un segnale continuo in una serie di impulsi (campioni) equispaziati nel tempo di