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IL SUSSIDIO FIORENTINO EC. 373 ed era, secondo la descrizione fattane dal senatore G. B. Giorgini ad Alessandro D'Ancona, < una vecchia piccola e grassoccia, colla parrucca bionda, che filava perennemente la seta e non si alzava mai da sedere. > La Sacrati era stata da giovane una bella donna; aveva brillato in Roma, circondata e corteggiata da letterati, diplomatici e cardinali; apparteneva all'Ar- cadia, aveva scritto novelle, romanzi ed altro; era stata in carteggio con lo Strocchi e molti altri lette- rati; ed era liberale. Che cosa andava a fare da lei il Leopardi? < Si diceva, secondo il Giorgini, che la casa della vec- chietta fosse molto frequentata, i)erchè essa favoriva volentieri gl'incontri amorosi. > È probabile, anche per questa ragione, che una delle signore che la fre- quentavano fosse la Targioni ; e ciò spiegherebbe per- chè la frequentasse anche il Leopardi : ma non pare probabile, anzi neppure possibile, che il poeta, inna- morato della Targioni giovane e bella, fosse nel me- desimo tempo innamorato della Sacrati. Eppure Giu- lietta di Villeneuve, che intorno a questo tempo aveva conosciuto Giacomo in casa della cugina Carlotta Bo- naparte, scriveva al Giordani che l'amico suo andava assiduamente tutte le sere a fare la corte alla Sacrati, la quale si burlava di lui. Alessandro D'Ancona, che ha recentemente pub- blicato il pezzo della lettera della Villeneuve, dov'è questa curiosa notizia, dà del fatto la sola spiega- zione probabile: < che cioè il Leopardi, frequen- tando il salotto della Sacrati e mostrando a lei certa interessata premura, intendesse propiziarsela per- chè intercedesse per lui, ma l'esperta vecchia, ca- pita la ragione del suo ossequio, si ridesse della sua tattica.' >

  • Vedi lo scritto di A. D'Ancona « Esilio e carcerazione di

Pietro Giordani » nella Nuova Antologia (fase. 1° aprile 1905), pag. 436 e seg.