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del mercante d’indulgenze 289

prannome “la Morte,„ il quale uccide chiunque gli capita fra le mani, gli è saltato addosso all’improvviso con la sua lancia, e dopo avergli fatto il cuore in due pezzi, se ne è andato zitto e cheto. Quest’uomo tremendo ha ucciso, qui in paese, un centinaio di persone: credete pure, signor mio, che bisogna stare bene attenti di non capitargli davanti senza saperlo. State in guardia, che non l’aveste ad incontrare. Cosí, almeno, mi è stato detto dalla mia padrona„.

“Per Maria santissima, soggiunse il padrone della taverna, il ragazzo non dice bugie: quest’anno, in un grosso villaggio a piú di un miglio di qui, costui ha ucciso moglie, marito, il bambino, il servitore e il garzone. Credo che di casa stia laggiú. È prudenza stare in guardia e prevenirlo prima che ci abbia a fare qualche brutto scherzo.„

“Per le braccia di Dio, disse allora il giovinastro accattabrighe, ma è proprio un pericolo cosí grande incontrarsi con costui? Ebbene, io non ho paura, e lo anderò a cercare per la campagna, per la città, do-