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xxvi prefazione.

ed è necessario andare molto cauti, prima di gridare alla scoperta, per non cadere in qualcuno di quegli errori o in alcuna di quelle tante inesattezze, in cui cadde troppo spesso la critica letteraria di questo secolo, smarrendosi per l’intricata selva delle genealogie dei racconti medievali. Questa novella ha in sé elementi assai diversi, derivati in origine dalla grande sorgente popolare, che la tradizione orale e scritta ha modificato lentamente, con una larga messe di variazioni. I temi fondamentali di cui essa si compone sono due: la bellezza, causa di peccato e di sventure, e il trionfo della innocenza perseguitata. A questo secondo nella leggenda popolare è sempre unito l’elemento miracoloso: ed anche in questa novella ha molta parte, non solo, ma non manca neppure il miracolo vero e proprio: v’è infatti il cavaliere assassino e spergiuro, al quale una mano misteriosa con un colpo fa schizzar via gli occhi dalla testa. La storia di Donegilda che facendo ubriacare il messo, il quale deve recare al re Alla la lieta notizia che Costanza ha partorito un