Pagina:Chiarini - Dalle novelle di Canterbury, 1897.djvu/194


novella del cavaliere. 111

spade corte ed aguzze; nessun cavaliere potrà assalire il compagno con la lancia affilata se non andando di corsa. Per difendersi, se crede, il cavaliere può balzare a terra. Colui che sarà colto in fallo, sarà preso e non ucciso, ma verrà portato in un recinto appositamente preparato ai due lati della lizza, e quivi dovrà per forza rimanere fuori di combattimento. Appena sarà fatto prigioniero uno dei due capi, o l’un d’essi cada morto, il torneo sarà immediatamente finito. Dio sia con voi, andate e mettetevi presto in ordine. Combattete con le lunghe spade a vostro talento, e finché ne avete voglia. Andate, dunque; questo è il volere del Duca„.

Le voci del popolo arrivavano fino alle stelle, allorché tutti con quanto n’avevano in gola si misero a gridare pieni di gioia: “Dio salvi il nostro buon signore, il quale non vuole che si sparga inutilmente del sangue„.

Fra i suoni delle trombe e i canti la schiera dei combattenti si avviò ordinatamente alla lizza, attraversando la vasta città