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[906] Morte 287


Per il secondo, tutti ricordano il mirabile canto che senza forse non morrà e che comincia:

906.         Ei fu; siccome immobile
          Dato il mortal sospiro
          Stette la spoglia immemore
          Orba di tanto spiro,
          Così percossa, attonita
          La terra al nunzio sta.

L’Ei fu col quale bruscamente comincia l’ode manzoniana e che molti censurarono (un accenno a queste critiche si trova in D’Ovidio e Sailer, Discussioni manzoniane, Città di Castello, Lapi, 1886, pag. 200), deriva, secondo afferma Michele Scherillo (nell’ediz. del Manzoni, Le tragedie, gli inni sacri, le odi, da lui curata per l’edit. Hoepli, Milano 1907, a pag. lxix). dall’Ode to Napoleon Bonaparte del Byron, scritta il 16 aprile 1814, il giorno dopo l’abdicazione, e che comincia ugualmente:

’T is done!

Invece assai più discutibile mi sembra l’altra derivazione voluta sostenere del sig. Aldo Oberdorfer (Una probabile fonte dell’Ei Fu! manzoniano, nel Giornale storico della letteratura italiana, fasc. 193, Torino 1915, pag. 80-83) il quale troverebbe tale fonte nella ode consolatrice a Federico V di Danimarca, scritta dal Klopstock nel 1751, e che il Manzoni poteva conoscere nel testo tedesco o attraverso la versione italiana pubblicata nell’Idea della bella letteratura alemanna del De Giorgi Bertola, to. I. Lucca 1784. Questa derivazione, come ho detto, a me sembra molto incerta: invece più probabili mi sembrano altre due reminiscenze dall’ode medesima il Manzoni avrebbe espresso nei noti versi:

          Così percossa, attonita
               La terra al nunzio sta

                                        .... Nui
               Chiniam la fronte al Massimo
               Fattor....