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L’arte buona e l’arte cattiva 213

di pervertimento dell’anima risultante dall’amore sessuale. In pittura si dovrebbero tener per cattive tutte le opere che rappresentano i piaceri e i divertimenti della vita ricca e oziosa, e anche tutte le opere simboliste, nelle quali il significato del simbolo non è accessibile che a un piccolo numero di persone, e sovrattutto le opere rappresentanti dei soggetti voluttuosi, tutte quelle nudità scandalose che oggidì riempiono i musei e le esposizioni. E alla stessa categoria d’opere cattive e condannabili appartiene tutta la musica del nostro tempo, musica che non esprime se non dei sentimenti esclusivi, e non è accessibile che ad uomini di gusto depravato. Tutta la nostra musica d’opera e di camera, cominciando da Beethoven, la musica di Schumann, di Berlioz, di Liszt, di Wagner, tutta intesa a esprimere dei sentimenti che non possono capire se non quelli che coltivarono in sè stessi una sensibilità nervosa di genere morboso, tutta questa musica, salvo rare eccezioni, partecipa dell’arte che si deve considerare come cattiva.

— Come!, si griderà, la nona sinfonia entra nella categoria dell’arte cattiva?

— Certamente! risponderò io. Tutto ciò che ho scritto e che s’è finito di leggere, l’ho