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104 che cosa è l’arte?

Per quanto sia ricercato lo stile di questo frammento con un po’ di buona volontà si può ancora indovinare ciò che volle esprimere l’autore; ma ve n’ha di quelli che sono assolutamente incomprensibili, almeno per me. Adduco per esempio il Galant tireur, del quale mi sfugge affatto il senso:


Mentre la carrozza traversava il bosco, egli la fece fermare presso a un tiro a segno, dicendo che aveva gusto di tirare qualche palla per ammazzare il tempo.

Ammazzare quel mostro, non è forse l’occupazione più comune e più legittima di ciascuno? E da buon cavaliere offerse la mano alla sua cara, deliziosa, esecrabile moglie, alla quale è debitore di tanti piaceri, di tanti dolori e fors’anco d’una gran parte del suo talento.

Parecchie palle fallirono il segno; anzi una andò a ficcarsi nel soffitto; e poichè quella graziosa creatura rideva pazzamente dell’incapacità di suo marito, questi si voltò bruscamente verso di lei, e le disse: “Guardate laggiù a destra quella bambola che ha il naso per aria, e una cera così orgogliosa. Ebbene, angelo caro, mi figuro che siate voi„. E chiuse gli occhi, e fece scattare il grilletto. La bambola fu decapitata di netto.

Allora egli facendo un inchino alla sua cara, deliziosa, esecrabile moglie, alla sua Musa inevitabile e inesorabile, e baciandole rispettosamente la mano, soggiunse: “Angelo caro, quanto vi ringrazio della mia abilità!„


I parti poetici dell’altro (grande poeta), il Verlaine, non sono meno affettati e incom-