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delle voci attenenti all’arte.

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Colla forte. Togli poi della tua prima colla forte, e danne col tuo pennello due volte sopra il detto lavoro. 113.

di pesce. È una colla che si chiama colla di pesce. Questa colla si fa di più ragioni pesce. Questa, mettendosi così il pezzuolo, o vero specchio in bocca tanto bisogni, e un poco fregandola a carte di pecora, o altre carte, attacca insieme fortissimamente. 108.

Colla di spicchi. Poi abbi colla di pesce o di spicchi, che vendono gli speziali. Mettila in molle con acqua chiara, e in sei spicchi fa’ che sia una scodella d’acqua chiara. 25. — Egli è una colla, che si chiama colla di spicchi: la quale si fa di mozzature di musetti di caravella, peducci, nervi, e molte mozzature di pelli. 109.

Collarino. E tirato l'orlo della detta benda, o ver pezza, cucila al principio del collarino: e da’ una mezza volta a mezza la spalla, e torna a’ bottoni dinanzi. 182.

Colmo. Poi togli una prieta da tenere in mano, pur proferitica, piana di sotto a colma di sopra in forma di scodella. 36.

Colore. E per lo simile puoi fare e aombrare di colori o di pezzuole secondo che i miniatori adoperano. 10.

artificiato. E si mi do a intendere, che questo colore sia propria prieta, nata in luogo di grandi arsure di montagne; però ti dico sia color artificiato, ma non d’archimia. 46.

gentile. Per venire a luce dell’arte di grado in grado, vegniamo al triar de’ colori, avvisandoti chi sono i colori più gentili, e più grossi, e più schifi. 35.

grasso. Avvisandoti che ogni color magro è migliore che il grasso, salvo in mettere d’oro, bolio, o verdeterra. 37. — Io ne feci la prova di questo bianco, e trovalo grasso, che non è da incarnazione. 45.

magro. Avvisandoti che ogni color magro è migliore che il grasso. 37. — E questo (di sermenti di vite) è colore negro e magro. ivi.

sottile. È un altro negro che si fa di guscia di mandorle, e di persichi arsi; e questo è perfetto magro e sottile. 37.

Colorire. Queste due parti (il disegno e il colorire) vogliono questo, cioè: saper tritare o ver macinare, incollare, impannare.... granare o ver camusciare, colorire, adornare, e invernicare in tavola o vero in cona ec. 4. — El quale Agnolo colori molto più vago e fresco, che non fe Taddeo suo padre. 67.

Colorire in fresco. Lavorare in muro, bisogna bagnare, smaltare, fregiare, pulire, disegnare, colorire in fresco, trarre a fine in secco. 4. — Or ritorniamo pure al nostro colorire in fresco e in muro. 71.

in secco. E con la detta spugna, mezza premuta della detta tempera va’ ugualmente sopra tutto il lavoro che hai a colorire in secco. 72.

Colorito. «La cosa colorita.» E per tanto bisogna provvedere d’avere una vernice ben chiara, e quando vernichi il colorito, vernica un poco e le dette diademe, o ver campo d’oro. 162.

Colorito. V. Guscio d’uovo.