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III


IL mio passato mi ritorna in mente
     Quando, sola, di me con me ragiono;
     Lo risveglia un profumo, un libro, un suono,
     Una vela che passa, un raggio, un niente.

Intanto penso: E lui, povero assente,
     Che forse neppur sa dove io mi sono,
     Mi maledice o invoca il mio perdono,
     Mentre ramingo va di gente in gente?

E sogna anch’ei com’io sogno la cara
     Fidata casa che non ha l’eguale,
     Dove è l’amor che vive oltre la bara?

Stolta ch’io sono! E cosa importa a lui
     Di nido, di famiglia e d’ideale,
     Fin che c’è vino e ci son donne altrui?