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medesimi l’esecuzione dell’opera. Il che vuol dire ch’essa vien diretta da uomini i quali non hanno il tempo d’attendervi, e sopratutto non ne hanno special cognizione, nè si curano d’acquistarla. Perlochè tutto ricade in fin del conto in mani subalterne e irrisponsabili, che lavorano all’ombra di nomi accreditati.

Avviene inoltre che i rivenditori, i quali si assumono la rappresentanza, hanno interessi proprj assai diversi da quelli degli effettivi compratori, anzi talora contrari. Infatti il frutto finale dell’opera ad essi, come a banchieri, non può seriamente importare; importa bensì che l’opinione d’un frutto probabile duri tanto che possano compiere la loro rivendita. E allora può anche avvenire che un discredito momentaneo della cosa non riesca loro del tutto importuno; poiché porge il destro di far nuove compere, e prepararsi nella ripetuta alternativa a nuova rivendita. In commercio questo è ben lecito; anzi tutto il commercio suppone la compera a basso prezzo per vender caro. Ma la mano stessa che attende a questo, non è la più adatta a governare con moto eguale e fermo l’esecuzione dell’opera; perchè cerca più le apparenze attuali che le lontane conseguenze; perchè vuol distribuire i frutti prima del ricolto; e per ristringere oltre misura le spese capitali, tende a precipitar l’opera nell’abisso delle manutenzioni. Finché l’Europa non avrà ben separato i due incompatibili interessi dell’amministratore e del trafficante, essa profonderà molti capitali senza raggiungere proporzionato vantaggio. Ma ognuno vede che questo errore, comunque grave e quasi universale, non è ragione che giustifichi le aspre invettive di molti contro l’aggio di Borsa e le società per azioni. Esso costituisce però il titolo per cui le autorità civili, quand’anche si tratti di libero commercio e di persone maggiorenni, si riservano sempre sulle società anonime un diritto di tutelare intervento, e quindi, per ben conoscere l’intimo stato delle cose, ingiungono loro le publiche adunanze e la libera discussione.

Le poche cose qui premesse guideranno il buon giudicio del lettore, senza che sia necessario interrompere la serie dei fatti, che verrò estraendo succintamente; e solo quanto basta, per mettere in chiaro coll’esperienza del passato le probabilità e le convenienze del futuro.