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99 A SUORA DANIELLA DA ORVIETO VESTITA DELL’ABITO DI SANTO DOMENICO, LA QUALE, NON TOTENDO SEGUIRE LA SUA GRANDE PENITENZIA, ERA VENUTA IN GRANDE AFFLIZIONE.

  • I. Della virtù della discrezione, che c’è necessaria per la salate; mostrando come questa nasce dalla carità, e come *1’ essa siano principali fuetti rendere il suo debito a Dio, ai pio»aimi ed a so.

II. Dei frutti che da essa si coglie in qualsivoglia stato.

III. Come essa regoli 1’ anima cbe tuoI vivere spiritualmente; e prima in ordine alla carità Terso il prossimo, seconJo m ordine alla perfetta orazione.

IV7. Come la virlii della discrezione regoli I’ anima in ordine alla penitenza; e come non si deve porre in essa il principale alletto, ma usarla come strumento.

V. Dei danni dell’ ind screrione, con che la prega a moderare le sue penitenze, e procurare d* annegare la propria volontà, ed acquistare le vere e reali virtù.

183, Al nome di Jesà Cristo crocifisso e di Maria dolce.

I. ilarissima suora e figliuola in Cristo dolce Jesù.

Io Catarina, serva e schiava de* servi di Jesù Cristo, scrivo a te nel prezioso sangue suo, con desiderio di vedere in te la virtù santa della discrezione, la quale virtù ci r necessaria d’avere, se vogliamo la salute nostra: perchè ci è tanto di necessità? perchè ella