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9 morte, avendo trapassati i comandamenti santi di L)io; ed oltre a’comandamenti ha trapassata la promissione ed il voto che ella fece nella professione» O dilettissime suore e figliuole in Cristo dolce Jesù, io non voglio che caggiate;n questo inconveniente, ma voglio che siate sollecite e non trapassarla d’uno punto; volete voi dilettarvi dello sposo vostro? Ora uccidete la vostra perversa volontà, e non ribellate mai alla vera obbedienzia. Sapete che il vero obbediente non va mai investigando la volontà del prelato suo, ma subito china il capo e mandala in effetto. Innamoratevi dunque di questa vera e reale virtù. Volete voi avere pace e quiete? tolletevi la volontà, perocché ogni pena procede dalla propria volontà. Vestitevi dunque della dolce ed eterna volontà di Dio, ed a questo modo gustarete vita eterna, e sarete chiamati angeli terrestri in questa vita. Confortatevi con la prima dolce Verità, ma a questo non potreste mai venire, se non aprite l’ occhio del cognosciinento a ragguardare il fuoco della divina carità, la quale Dio ha adoperata nella sua creatura razionale. Pensate, madre e figliuole, che voi sete obbligate più che molte altre creature, in quanto Dio oltre a quello amore che elli ha donato alla creatura, elli ha donato più a voi in particulare, traendovi della bruttura e della tenebrosa vita fetida, piena di puzza e di vituperio, ed havvi collocale ed elette per sè; e però non dovete mai essere negligenti*, ma cercare tutte quelle cose, luoghi e modi, per li quali più potete piacere a lui. E se. voi mi diceste, quale è la via? Dicovelo: è quella che fece elli, cioè la via dell’obbrobrj, pene, tormenti e flagelli. E con che modo? col modo della vera umilità e dell’ardentissima carità, amore ineffabile col quale-amore si renunzia alle ricchezze e stati del mondo; e dall’umilità viene all* obbedienzia, come detto è, alla quale obbedienzia seguita la pace, perocché la obbedienzia lolle ogni pena e dà ogni diletto, perocché è tolta via la volontà che dà pena drittamente. .