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2J2 ■ ’ ! 1., ’." ,. .. ».. ’ 1 *S.m»otazione alla, Lettera 193, (4) Questa lettera che devesi a) manoscritto cbe si ha iu questo convento de’PP. di s. Domenico di Siena, non essendo stata impressa prima d’ora, è indirizzata a due sr jnori della famiglia dei Beiforti di Volterra. Era questa di fazione Guelfa, ed assai potente in quella città, giacché in questi tempi di santa Caterina, contavansi d’essa ben diciannove.signori tutti prodi della persona e guerrieri. Ottaviano Beiforti, figliuolo a Beiforte capo d’ essa si pose in signoria della città, e la tenne a molti anni con fama di giusto e prudente signore, ed i suoi discendenti vi si conservarono (interrottone il filo a poco tempo per l’usurpata tirannia di Gualtiero duca d’Atene) in fin all’anno 1411, in cui sollevatosi a rumore il popolo ad indotta di Giovanni Ingerrano, Buchino Beiforti capo della famiglia fu morto per mano di carnefice con altri di quella conforteria, ed il rimanente mandato in esilio. I Beiforti erau di parte Guelfa, e colla loro potenza ^tenevano depresse le famiglie Ghibelline; colle quali la sauta li esorta a mantenersi iu pace.

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