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Annotazioni alla Lettera 183.


(A) Imparate da questa vergine santa Agnesa. Favella della beata Agnesa di Monte Pulciano, di cui fu ella divotissima, come altre volte s’è notato, trovandosi di questo tempo in quella terra, come vedesi dal tenore della presente lettera.

(Z?) Quando ella predicò nella città di Marsiglia. Stando questi Vergine alla tradizione si antica delle Chiese della Provenza, ove sono si copione le memori di santa Maria Maddalena e de’suoi fortunati compagni, ed a cui la sanla sedia apostolica, non mai fece opposizione, tiene ella, che la sauta piedicasse il \aagelo Della citta d. Marsiglia. Contro di questa si ricevuta tradizione, ba scritto nel secolo caduto Gio. Launoio, famoso critico di quel secolo, negando ancora l’andata di questa santa nelle Gallie, giusta r usanza pur troppo introdotta a questi ultimi «uri di porre in contesa i falli avuti già di parecchi secoli per indubitati, ed anche di negarli apertamente col solo argomento che spesso è fallace del silenzio intorno ad essi d’ alcuni autori.

(C) Monna Rainiera. Trovasi questa scritta Ira le manlcllate col Home di K era, vedova di Gano o Galgano, e forse è la priora delle suore della penitenza di cni sf favellò alla lettera 161.

(D) Catarina di Ghelo. Ancor essa ciantellila, avendo il suo nome nel ruolo delle suore di qnel tempo. Il nome d Gheto proImliilmente è accorciato da quello di Arrighelto o Fedeiighetto.

(E) t. mia. Cioè di Francesca di Clemente Gori, compagna dì sanla Caterina, e che scrisse*la lettera.

(f) Con queste tantissime vergini. Cioè le monache del monistero della beala Agnesa di Montepulciano.