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Annotazioni alla Lettera 116.

(A) II nostro Cristo in terra ne viene tosto. Correa voce costante iufin dall’anno i3^4, che il pontefice Gregoi^o XI tosto fosse per venire in Italia; essendone egli stesso m parola con molti principi, come s’ osservò nell’annotaziooi alla lettera terza, onde o di quell’anno o de’ primi mesi del seguente sarà qnesta lettera.

(B) Misser Nicolajo. Forse Miccolò Bnonconti padre de’ qaattro fratelli Bnonconti nobili pisani e discepoli della santa, e che dicesi Nicolajo, come porta l’uso di Pisa.

(C) Ho scritto a Monabilta ed a Maddalena. Queste lettere sonosi.

smarrite, come lo stesso infortunio hanno corso altre ncn poche.

11 nome di Monabilia è forse con posto di monna e Bilia, onde è come se dicesse madonna Bilia. Il nome di Bilia forse è accorcialo da quello di Sobilia osato già in Siena, e santificato dalla beata Sobilia Palmieri nobile sanese e seguace del sacro institato de’servi di Maria.

(D) Il vescovo non mi risponde mai. Angelo da Ric*soIi vescovo di 1 irenze, da cui la santa ricercò alcun sussidio pel monastero della bp*ta Appesa di Montepulciano nella lettera trentatrè.

(E) Niccolò Soderìni. Mobile fiorentino, di cu’ si favellò di iopra, e piu si favellerà nell’annotazioni alla lettera 216.

(F) Io dimenticai la manna che io la promisi. Onesta è un liquore che stilla d dcum alberi e congelasi al rigore del freddo.

In molta copia se ne rico«Iie nello Stato sanese, avendos- l’ottima da* luoghi di Scansano e Mandano; la mediocre in bontà dalla rocca Àlbegna; e la inferiore trovasi a Campagnatico, ed altri luoghi defla maremma di Siena. L" albero che la produce si è l’Orniello!

nè altra opera vi si puone dal tagliare in poi dolcemente da e*so la corteccia, stillandone dall’apertura questo liquore, che nella medicina ha molto uso.

. ^ n ^,cc°imo detti Strozzi. Fiorentino e di famiglia chiarissima in quella città.

(II) Ed 10 ( ecca pazza Questa dovette scrivere la presente leitera aggiugnendosi il titolo di Pazia cioè stolta per umiltà.