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la disonestà, e di niente, e di corpo, o con desiderare l’onore e lo stalo e le ricchezze del mondo, le quali sono la morte dell’anima, vergogna e confusione dei religiosi; queslo cotale è fiore puzzolente, e giJLta puzza a Dio ed agli angeli, e nel cospetto degli uomini. Costui è degno di confusione: egli.conduce sè medesimo in morte eternale: desiderando le ricchezze impoverisce; volendo onore si vitupera; volendo diletto sensitivo, ed amare sè senza Dio, egli s’odia; volendosi saziare di diletti e piaceri del mondo, egli rimane affamalo e di fame si muore; perocché tutte le cose create, e diletti e piaceri del mondo non possono saziare l’anima, perocché queste cose creale sono falle per la creatura ragionevole, e la creatura è fatta per Dio; sicché le cose create sensibili non possono saziare l’uomo, perocché sono minori dell’uomo; ma solo Dio è colui che è Creatore e fattore di tutte le cose create, e colui che può saziare. ’ II. Sicché vedete bene che si muore di fame; ma non fanno così i fiori odoriferi, cioè sono i veri religiosi osservatori dell’ Ordine, e non trapassatol i, perocché innanzi eleggono la morie, che trapassarlo mai, spezialmente nel voto che fa nella professione quando promette obedienzia, povertà volontaria, e coulinenzia di mente e di corpo, dico che i veri religiosi, i quali voi figliuoli dovete essere, e che osservano l’Ordine suo, già mai non vogliono trapassare l’obcdienzia dell’Ordine e del prelato, ma sempre vogliono obedire, e non investigano la volontà di chi la comanda, ma semplicemente obediscono, e questo è il seguo della véra umiltà, perocché l’umiltà è sempre obediente, e l’obediente,è sempre umile: l’obediente è umile, perchè ha tolta da sè la perversa volontà, la quale fa l’uomo superbo: l’umile è obedienlc, perchè per amore ha rinunciato alla propria volontà ed annegatala, e tolto il giogo suo sopra di sé; cioè che la rebellion

della parie sensitiva che vuole ribellare ab suo Creatore col giogo suo della sua volontà, il rompe, cioè