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j45 lume è la pupilla dell’occhio dellintelletto, col quale occhio, essendovi il lume della santissima fede, l’anima conosce la verità dolce di Dio, vedendo in verità, che Dio non vuole altro- che la nostra santificazione, e ciò che Dio dà e permette in questa vita a noi, il dà solo per questo fine, cioè, perchè noi siamo santificati in lui. Chi ci dimostra questa verità che egli non vuole altro da noi, e che Dio ci cieò alla immagine e similitudine sua, perchè noi godessimo di lui, participando del suo eterno bene ? il sangue dell’ unigenito Figi iuolo sparto con tanto fuoco d’ amore, col quale sangue fummo ricreati a grazia, perocché, se Dio non.

ci avesse voluto e non vedesse il nostro bene, non ci avrebbe dato si fatto ricompratore.

II. Sicché dunque nel sangue conosciamo la verità col lume della santissima fede, la quale sta nell’occljio dell intelletto. Allora l’anima s’accende, e notricasi in amore di questa verità, e per amore della verità elegge di voler morire prima che scordarsi della verità; e non^ tace la verità quando è tempo di parlare; perocché non teme li uomini del mondo, nè teme di perdere la vita; perocché già ha disposto di darla per amore della verità, ma solo tome Dio. La verità arditamente riprende, perchè la verità ha per compagua la giustizia santa, la quale è una margarita che debba rilucere in ogni creatura che ha in sé ragione, ma singolarmente nel prelato; la verità tace quando è tempo di tacere, e tacendo grida col grido delia pazienzia, perocché ella non è ignorante, anzi discerne e conosce, dove sta più l’onore di Dio e la salute del1 anime. O carissimo padre, innamoratevi di questa verità, acciocché siale una colonna nel corpo mistico della santa Chiesa, dove si debba ministrare questa verità, perocché verità è in lei; e perchè verità è in lei, vuole essere ministrata da persone veritiere, e che ne siano innamorate ed illuminate, e non siano ignoranti nè idiote della verità.

S. Caterina da Siena. Opere T. III. * io