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Per questo modo vagliono, e non per altro; e cosi le pene satisfanno a la colpa col dolce e unitivo amore acquistato nel cognoscimento dolce della mia bontá e amaritudine e contrizione di cuore, cognoscendo se medesimo e le proprie colpe sue. E1 quale cognoscimento genera odio e dispiacimento del peccato e della propria sensualitá. Unde egli si reputa degno delle pene e indegno del frutto. Si che — diceva la dolce Veritá — vedi che per la contrizione del cuore, con l’amore della vera pazienzia e con vera umilitá, reputandosi degni della pena e indegni del frutto, per umilitá portano con pazienzia. Si che vedi che satisfa per lo modo detto.

Tu mi chiedi pene acciò che si satisfacci all’offese che sonno fatte a me dalle mie creature, e dimandi di volere cognoscere e amare me che so’ somma veritá. Questa è la via a volere venire a perfetto cognoscimento e volere gustare me Veritá eterna: che tu non esca mai del cognoscimento di te; e abbassata che tu se’ nella valle de l’umilitá, e tu cognosce me in te, Del quale cognoscimento trarrai quello che t’ è necessario. Neuna virtú può avere in sé vita se non dalla caritá. E l’umilitá è balia e nutrice della caritá. Nel cognoscimento di te t’aumiliarai vedendo te per te non essere, e 1’ essere tuo cognoscerai da me che v’ ho amati prima che fuste ; e per l’amore ineffabile che Io v’ebbi, volendovi ricreare a grazia v’ ho lavati e ricreati nel sangue dell’unigenito mio figliuolo sparto con tanto fuoco di’amore.

Questo sangue fa cognoscere la veritá a colui che s’ha levata la nuvila dell’amore proprio per lo cognoscimento di sé; ché in altro modo non la cognoscerebbe. Allora l’anima s’accenderá in questo cognoscimento di me con uno amore ineffabile; per lo quale amore sta in continua pena, non pena affliggitiva che affligga né disecchi 1’ anima, anco la ingrassa ; ma perché ha cognosciuta la mia veritá e la propria colpa sua e la ingratitudine e ciechitá del prossimo, ha pena intollerabile; e però si duole perché m’ama, ché se ella non m’amasse non si dorrebbe.

Subbito che tu e gli altri servi miei avrete, per lo modo detto, cognosciuta la mia veritá, vi converrá sostenere infine