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libro secondo. 87


musica, rispose messer Federico, parmi il cantar bene a libro sicuramente e con bella maniera; ma ancor molto più il cantare alla viola, perchè tutta la dolcezza consiste quasi in un solo, e con molto maggior attenzion si nota ed intende il bel modo e l’aria non essendo occupate le orecchie in più che in una sol voce, e meglio ancor vi si discerne ogni piccolo errore; il che non accade cantando in compagnia, perchè l’uno ajuta l’altro. Ma sopra tutto parmi gratissimo il cantare alla viola per recitare; il che tanto di venustà ed efficacia aggiunge alle parole, che è gran maraviglia. Sono ancor armoniosi tutti gli instrumenti da tasti, perchè hanno le consonanze molto perfette, e con facilità vi si possono far molte cose che empiono l’animo della musical dolcezza. E non meno diletta la musica delle quattro viole da areo, la qual è soavissima ed artificiosa. Dà ornamento e grazia assai la voce umana a tutti questi instrumenti, de’ quali voglio che al nostro Cortegian basti aver notizia: e quanto più però in essi sarà eccellente, tanto sarà meglio; senza impacciarsi molto di quelli che Minerva rifiutò ad Alcibiade, perchè pare che abbiano del schifo. Il tempo poi nel quale usar si possono queste sorti di musica estimo io che sia, sempre che l’uomo. si trova in una domestica e cara compagnia, quando altre faccende non vi sono; ma sopra tutto conviensi in presenza di donne, perchè quegli aspetti indolciscono gli animi di chi ode, e più i fanno penetrabili dalla soavità della musica, e ancor svegliano i spiriti di chi la fa: piacemi ben, come ancor ho detto, che si fugga la moltitudine; e massimamente degl’ignobili. Ma il condimento. del tutto bisogna che sia la discrezione; perchè in effetto saria.impossibile imaginar tutti i casi che occorrono; e se il Cortegiano sarà giusto giudice di sè stesso, s’accommoderà bene ai tempi, e conoscerà quando gli animi degli auditori saranno disposti ad udire, e quando no; conoscerà l’età sua: chè in vero non si conviene e dispare assai vedere un uomo di qualche grado, vecchio, canuto e senza denti, pien di rughe, con una viola in braccio sonando, cantare in mezzo d’una compagnia di donne, avvenga ancor che mediocremente lo facesse; e questo; perchè il più delle volte cantando si dicon parole amo-