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intorno, a trovarla, e da indi innanzi, per meraviglia del caso e compassione di lei, me l’ho sempre tenuta e condottala dove vedete. Facciavi di ciò fede la sua bellezza e le sue maniere, percioché ella in nessuna cosa ne si assomiglia; e faccianvene fede queste spoglie, di che ella era adornata, che non sono cose da pastori. E, trattelesi del zaino: — Ecco qui — disse: — guardatele voi stessi, e cercate di che gente ella sia, e vedete se per avventura vi paresse cosa per Dafni. — Ciò non disse Driante a caso, né Dionisofane a caso lo intese: laonde, fissati gli occhi a Dafni, e vistolo nel viso pallido e gettar covertamente certe lagrimette, tosto comprese il suo amore. E di pari affezione amando la fanciulla altrui che ’l proprio figliuolo, di nuovo prese di punto in punto a interrogare sopra le parole di Driante; poscia, scoperti i contrassegni, tosto che vide gli usattini, i coscialetti e ’l frontale, chiamatasi innanzi la Cloe: — Sta’ — disse — di buona voglia, fanciulla mia, ché di giá sei maritata, e presto ritroverai tuo padre e tua madre. — E Cleariste, presala a custodire, da indi innanzi sempre, come sposa del suo figliuolo vestita, ornata ed accarezzata la tenne. Ma Dionisofane, tratto Dafni da parte, e scaltritamente disaminatolo se la Cloe fosse ancor vergine, ritraendo di si (percioché egli giurava che, oltre al baciarsi ed abbracciarsi, nessuna cosa altra era tra loro intravvenuta), ne prese grandissimo piacere e volle che di presente d’essersi moglie e marito l’uno e l’altra s’acconsentisse.

Allora certo si potè conoscere qual fosse una bellezza, arrotagli l’ornamento; percioché, vestita che fu la Cloe, cónciosi il capo e forbitosi il viso, tanto a ciascuno, fuor del villesco abito parve piú bella, che Dafni stesso appena la riconobbe; ed ognuno senza altri indizi avrebbe giurato, che a patto alcuno non poteva essere che Driante di si fatta donzella fosse padre. Tuttavolta anch’egli v’era a convito insieme con la Nape, e da un’altra banda Lamone e Mirtale. Seguirono poi per molti giorni di sacrificare, di festeggiare e di far pasti ; ed erano poste tazze e vino in pubblico per ognuno. La Cloe dedicò ancor ella le sue rozze spoglie, il zaino, la pelle, i secchi; bevé anch’ella dell’acqua della sua fontana, di quella della grotta, dove la fu