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insieme, e certi altri minuzzoli, come questi che si son detti, i quali non si truovano nel vostro cibaldone, né anco in su’ buoni libri talvolta. L’osservazion degli autori è necessaria, ma non ogni cosa v’è dentro. Ed oltre a quello che si truova scritto da loro, è di piú momento e di piú vantaggio che non pensate, l’aver avuto mona Sandra per balia, maestro Pippo per pedante, la loggia per iscuola, Fiesole per villa, aver girato piú volte il coro di Santa Riparata, seduto molte sere sotto il tetto de’ Pisani, praticato molto tempo, per Dio, fino in Guaifonda, per saper la natura d’essa. Ma che tentazione è questa, che pur ora mi sono stati portati sei vostri sonetti, che, per invisibili che fossero, si son pur lasciati vedere una volta? E perché dall’opere si conoscono i maestri, credendo che da questi si possa cavare un saggio molto giusto, non solo della lingua, ma della poetica e della poesia vostra; avanti ch’entri nella Replica , dirò, cosi di passata, che io mi vorrei trovar piú fornito di scioperio che non mi truovo, per dare una rimescolata ancora a loro. Ma, poiché per ora non si può, mi risolvo di lasciare quest’impresa a un altro, che la vuol sopra di sé e promette di commentarli. Intanto io prego quelli che leggono, che, per prepararsi ad intendere il commento che vi si fa su, si contentino di dare un’occhiata al testo. E perché si sappia dove questi miracolosi sonetti s’hanno a vedere, sono stampati in Bologna, appresso Anseimo Giaccarello, in un volume intitolato:- Libro quarto delle rime de’ diversi eccellentissimi autori della lingua volgare. Tra i quali «eccellentissimi» è posto il Castelvetro, ancora che non sia questo il suo loco, perché egli si reputa per supremo e per unico, e non degna d’andare in compagnia né anco di quelli che sono piú eccellenti di tutti. Ma basta, il pover «unico» si truova in frotta con gli altri. E perché non duriate fatica a cercarli, voltate a carte 212; e se gli trovate, cavatevi la berretta e leggeteli: se no, avertite che bisogna aver uno di quei volumi che usciron fuori da principio, perché n’è poi stato levato il suo nome, e ’l primo d’essi, avendovi lasciati gli altri cinque che seguono; il che penso sia stato fatto o da lui per non andare in dozzina, come di sopra s’è detto, o da