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temi, vengo io. — E scendendo le scale, ripeteva mentalmente:

No, no!... Mai!... Mai!

Ma appena colui la ricevette su l’uscio, prendendola per una mano, sorridente, da persona abituata a simili avventure; e appena si vide in quell’elegante appartamentino da le imposte socchiuse in penombra tentatrice.... gli cadde tra le braccia, senza dir motto, quasi vi fosse andata apposta e per nient’altro.

Da qualche mese il marito la osservava, chiuso nel suo silenzio d’isterico, turbato da quel raggiare d’una seconda giovinezza in sua moglie, e che le appariva dal colorito del viso ridiventato più fresco, da quel fosforeggiare di lampi mal rattenuti negli occhi....

— Doveva credere a un inatteso mutamento? Il tempo, l’abitudine potevano produrre anche quel miracolo. Perchè no?

Invece, ora ritrovava in lei la stessa resistenza che nei primi giorni del loro matrimonio, quando la giovinezza e la novità del legame potevano in qualche modo scusarla; invece scopriva in lei rapidi movimenti d’impazienza, d’alterigia, quasi di ribellione.

E lo ferirono, peggio d’una pugnalata, le parole che la bimba disse una sera alla mamma:

— Mamma, perchè non canti come questa mattina?

Egli non fece un gesto, nè battè palpebra; ma vide l’occhiataccia lanciata dalla mamma a la bambina.

— Ah! Dunque cantava?... Dunque cantava?