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formazione e concime della vigna. 483


Nei terreni piani o di insensibile declivo la miglior direzione sarà quella da mezzodì a tramontana perchè il sole, nelle ore calde, batte uniformemente da una parte e dall’altra della piantagione; ed è utilissima quando le linee della piantagione siano così distanti fra loro da permettere nel mezzo la coltivazione dei cereali. Nei terreni di maggior pendío si darà la direzione da levante a ponente, mantenendo tra le piantagioni una distanza tale che l’ombra dell’una non vada a cadere sull’altra; perciò questa distanza sarà tanto maggiore quanto minore è il declivio, e viceversa: con questa disposizione la vigna sarà costantemente esposta a mezzodì sul davanti; e dal pendio, riparata dai venti e dai freddi di tramontana. Quando il paese vada soggetto alle prine, si darà una direzione alquanto verso ponente onde evitare i primi raggi solari del mattino.

§ 496. La distanza dei ceppi, ossia la quantità dei gambi rispettivamente alla superficie, dev’essere in stretta relazione col clima, coll’esposizione e colla qualità del terreno. Relativamente al clima, si potrà tenere un maggior numero di gambi quanto più sarà caldo; perchè in tal circostanza la vite fa minor quantità di foglie, ed il terreno asciuga anche troppo presto, in modo che un maggior numero di tralci impedirebbe questo suo repentino asciugarsi. Nei climi freddi, dove la vite fa una maggior quantità di foglie, i ceppi si devono tenere più distanti fra loro, onde il sole meglio possa percuotere, riscaldare ed asciugare il terreno. A pari condizione poi di clima, si terrà un maggior numero di gambi nei terreni asciutti e sciolti, che nei compatti e freddi. Per distanza media si può ritenere che in una vigna tenuta piuttosto bassa (circa metri 1) ogni gambo debba godere di un’area di 2m,50, più o meno a seconda delle circostanze indicate; tenuta invece alta, per esempio sulle piante, si darà ad ognuna una superficie di venticinque metri.

formazione e concime della vigna.

§ 497. Destinato il luogo della vigna, e fissatane la disposizione, si passa a cavare le fosse. Queste dovrebbero essere larghe metri 2, e profonde metri 1, avvertendo di tenerle più larghe e profonde, e di farle tanto più presto quando il terreno sia compatto ed argilloso, acciò le influenze atmosferiche frantumino e polverizzino la terra cavata. Nel fare la fossa si metta da una parte la terra più superficiale, e dall’altra quella