Pagina:Cantoni - Trattato completo di agricoltura, 1855, I.djvu/409


mezzi diversi d’ottenere acqua, ecc. 401

nere e deviare dal letto naturale per mezzo di sostegni mobili, perchè, sopravvenendo un rapido scioglimento di nevi, oppure una quantità straordinaria di pioggia, l’acqua possa smoverli e trascinarli, aprendosi un più libero sfogo al suo corso naturale, senza arrecar danno al terreno irrigato, come avverrebbe qualora, sostenuta stabilmente, fosse obbligata a dirigervisi seco trasportando terra, sabbia e ciottoli che ingombrerebbero il pascolo.

§ 415. La derivazione delle acque dai fiumi, laghi o canali ordinariamente non può farsi che nelle parti più basse e larghe delle valli, e nella pianura.

In questo caso l’estrazione dell’acqua si fa per mezzo di una apertura praticata nella sponda o nelle rive del fiume, del canale o del lago d’onde vuolsi estrarla. L’apertura chiamasi bocca d’estrazione. Epperò, questa bocca dev’essere disposta in modo che riesca superiore al terreno che vuolsi irrigare, e tanto più superiore quanto più un tal terreno sarà a maggior distanza, dovendosi aver riguardo alla lunghezza del cavo da farsi per condurvi l’acqua, ed alla sua necessaria pendenza. Inoltre, il livello inferiore della detta bocca deve sempre essere più o meno inferiore al pelo ordinario dell’acqua contenuta nel bacino da cui s’intende derivarla, specialmente se si estraesse da un fiume, il quale potrebbe abbassare il livello delle proprie acque, tanto in estate in caso di magra per iscarsità di pioggie, quanto per il lento approfondarsi del suo letto per effetto della continua corrosione, qualora il detto fiume avesse un corso rapido per una forte pendenza naturale.

Per ovviare all’inconveniente dell’abbassamento di livello superficiale, o pelo dell’acqua, in un fiume, e per mantenere una relazione costante fra questo e quello della bocca d’estrazione, si pensò di stabilire attraverso il suo corso, ed inferiormente alla bocca, dei sostegni che mantenessero stabilmente il fondo del letto del fiume ad un tale livello, pel quale il pelo ordinario delle sue acque riuscisse sempre superiore al livello inferiore della bocca d’estrazione. Questi sostegni furono detti traverse, chiuse, briglie, o capi saldi.

I sostegni possono avere una diversa importanza a norma della larghezza, della quantità e della velocità delle acque del fiume o del canale. Se il corso d’acqua non sarà nè troppo ampio, nè rapido, e che non varii di molto nella quantità d’acqua che trasporta, basterà stabilire una traversa o briglia