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300 della propagazione artificiale delle piante.

tra la porzione aderente alla pianta madre e la porzione circondata dalla terra. Questa legatura si fa sotto un nodo, con filo o con 77. 78.scorza di gelso, e serve a trattenere il succhio discendente, e ad arrestarlo ove voglionsi ottenere le radici. Talora invece della legatura si fa al ramo interrato, una spaccatura fino al midollo, la quale si tiene aperta con un pezzetto di legno (fig. 77); oppure gli si leva un piccolo anello di corteccia (fig. 78). Dapprincipio la margotta e la propaggine vivono a spese della pianta madre, finchè, cominciando a mettere le radici nella porzione circondata dalla terra, si procacciano anche da sè stesse il nutrimento. Riconosciuto poi che il ramo abbia fatte bastanti radici, lo si stacca dalla pianta madre con un taglio fatto in vicinanza della terra, al disotto delle radici. Questa operazione di margottare o propaginare si può fare in qualunque stagione, purchè il ramo abbia tempo a mettere radici prima dell’inverno; ma il momento più opportuno è la primavera.

§ 309. Havvi poi il così detto vivajo perpetuo o chinese, perchè usato in China specialmente per aver dei gelsi novelli (fig. 79). Per istabilire questo vivajo si dispongono tante