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influenza della luna.

§ 182. Parlate con tutti i contadini, e singolarmente coi più vecchi, che tutti vi diranno che la luna ha una grandissima influenza in agricoltura; domandate se i fatti che riferiscono li abbiano osservati loro stessi, che vi risponderanno: «Diamine! li dicono tutti, è dunque segno che siano veri.» Portate loro qualche ragione in contrario e vi diranno: Sarà così, io già non ho proprio provato, ma lo diceva buon anima di mio nonno, ecc. ecc. Infine, sapete perchè in generale i contadini non osservano molto? Perchè hanno paura di abbandonare dei pregiudizj che loro risparmiano di ragionare; perchè dal volgo in generale si crede più volontieri a quanto non si vede e non si tocca, che a quanto possiamo vedere e toccare con mano; perchè si presta fede a due casi sopra cento che combinano coi pregiudizj, mentre gli altri novantotto o si trascurano o non si vogliono osservare.

Le antiche credenze sulla luna che sono ancora in vigore presso di molti, si riducono alle seguenti. La semina o la piantagione di piante che devono dare molta parte erbacea o legnosa, devesi fare in luna crescente; quella che deve dar frutto, in luna scemante; gl’innesti, a luna crescente. I grani che si vogliono vendere, devonsi tagliare in luna piena; quelli che si vogliono conservare, in luna scema; i legni che si vogliono conservare sani, duri e pesanti, dovrebbero essere tagliati dopo i plenilunj, specialmente d’autunno e d’inverno. Secondo alcuni la luna avrebbe pure influenza sulla fermentazione dei concimi, e per conseguenza i letamaj dovrebbero piuttosto essere voltati negli ultimi giorni della luna, perchè in quest’epoca si disperderebbe minor quantità di principj utili, e resterebbe ordinati per la fermentazione, favorita dai primi quarti della luna successiva. La stessa cosa accadrebbe ella fermentazione vinosa, sul qual proposito corre il proverbio che il vino fatto in due lune a stento o mai si rischiara, es-