Pagina:Campanella, Tommaso – Poesie, 1938 – BEIC 1778417.djvu/174

168 scelta di poesie filosofiche


a migliorare la natura e gli enti naturali, e levar l’impotenza, l’ignoranza ed odio, onde nasce il peccato, e condurre il mondo sotto una legge ed uno imperio, perché cosí cessa la ragion ria di Stato.

madrigale 8

Darai alla vita di durar virtute,
forza alla legge, che ’l gran Senno mise,
vigor all’amicizie, d’amor prole.
Senza te, gli enti han le bontá perdute;
venner l’insidie e l’unitá divise,
ch’invidia partorîro e false scuole:
timiditá e pigrizia,
sconfidenza, avarizia,
viltate e crudeltá, che starsi sole
non san l’una dall’altra.
Ma, dove è tua fortezza,
ogni natura è scaltra,
né teme il male, onde di farne sprezza.

Mirabilmente mostra come, tornando il Valore, dona vita all’essere da lui nato, forza alla legge nata dal Senno, vigor all’amicizia nata d’Amore. E che la bontá è perduta per mancamento di essa potenza senza valore; perché chi non ha valore, s’appiglia all’insidie; e la divisione, che disunisce lo essere e la possanza, genera invidia fra gli enti impotenti e divisi, e diverse sètte e scuole false. Poi il timore, la pigrizia, la sconfidenza, l’avarizia, la viltá, che sempre è accompagnata con la crudeltá, perché teme da ogni cosa e vorrebbe tutti gli enti morti ed estinti, perché non gli dien paura. Ma dove ci è valore, v’è industria e coraggio, e chi non teme il male d’altri, neanche ne fa ad altri. Nota che da’ mali degli elementi passa a’ mali degli uomini, perché questi in quegli si fondano.