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«Sono nato in Milano nel giorno 13 maggio 1820. Mio padre era un povero fruttivendolo, mia madre una operaja ricamatrice di paramenti di chiesa; ma la povertà estrema de’ miei genitori non impedì loro di fare ogni opportuno sacrificio onde inviarmi almeno alle scuole elementari. Ivi mi feci distinguere per un’estrema vivacità di carattere ed anche per una certa svegliatezza d’ingegno, che mi attirarono l’attenzione e la benevolenza de’ miei maestri e di tutti i conoscenti.

«Fatto sta che, compiti gli studî elementarî, traendo occasione da una tenue vincita al lotto, che gliene forniva i mezzi, mio padre si decise a farmi intraprendere anche il corso ginnasiale. Ma da questo tempo in poi la fortuna della mia famiglia venne decadendo così rapidamente e profondamente, che noi ci siamo veduti gettati nella più orribile miseria.

«Mio padre, assalito da furiosi attacchi epilettici, tutto pesto e rovinato della persona e altrettanto nell’intelligenza, per crepacuore di tanta sventura andò a finire la travagliata sua carriera all’ospedale. Mia madre, carica del peso di tre figli, senz’altri mezzi che la tenue sua mercede giornaliera di venti soldi di Milano al giorno di lavoro, non viveva più che del sentimento de’ suoi doveri materni, reggendo appena a darci a noi, poveri suoi bambini, un tozzo di pane.

«Nondimeno, tanta era la fede che mia madre poneva nel mio avvenire, che per trovar modo a farmi compire un corso regolare di studî, m’indusse a prender l’abito ecclesiastico e mi collocò chierico in Duomo.

«Questo provvedimento fu la mia salvezza, perchè mi procurò egregi maestri di lettere e mezzi sufficienti di sussistenza fino al termine del corso ginnasiale. Io però non aveva mai avuta alcuna propensione per lo stato ecclesiastico, e molti de’ miei superiori non avevano tardato a rendersene accorti. Sicchè, pigliando essi pure quel provvedimento negli stessi intendimenti miei, acconsentirono di buon grado a che io potessi con quel mezzo procacciarmi quell’istruzione di cui mi credevano meritevole. I successivi studî liceali e universitarî vennero pure da me intrapresi e compiuti