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cuore e dell’intelligenza. — Credete Signora alla sincerità de’ miei consigli sui quali non vi diedi mai motivo a dubbio — Checchè io faccia non sarà mai che possa porvi in non cale; sono trascinato mio malgrado ad interessarmi di tutto ciò che vi riguarda, e se ora m’incombe di arrecarvi qualche dolore, e tastarvi qualche piaga, siate certa che non lo faccio senza rammarico.

La più benefica legge di natura è l’oblío dei mali del passato, e la speranza nell’avvenire: sperate. Voi più che ogni altra abbisognate di conforti nelle gioie domestiche, ed io ve ne faccio augurio di vero cuore.

La storia di Ermanno può contenere qualche ammaestramento; essa non appartiene più a noi — Associandovi a quest’opera intendo di farvi parte di quel po’ di bene che taluno potrà trarre dalla lettura di queste pagine.... non è un’espiazione, ma dovere d’umanità. — Compatitemi, e credetemi di voi affezionatissimo

A. G. Cagna.

Vercelli, Ottobre 1870.