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lato e che creò mirabilmente la mobilitazione industriale, non trovò e non troverà mai alcuno ostacolo in alcun’altra parte dell’Amministrazione della guerra.

Il senatore Fracassi non ha ravvisato nella sua vera fisonomia la funzione costituzionale dei Ministri senza portafoglio. I ministri senza portafoglio sono ministri in tutta la dignità, in tutta l’efficacia dell’azione governativa, ed assumono alla pari degli altri ministri, tutta la responsabilità del Governo. Oggi possono essere senza portafoglio e con determinate funzioni, domani possono passare a reggere un dicastero: insomma il ministro senza portafoglio è un uomo politico che unisce l’opera sua come uomo politico e parlamentare all’opera del Gabinetto, ed in questo caso rappresenta in modo singolare quella più larga, attiva e continua partecipazione del Parlamento agli uffici del Governo, che a parer mio è l’unica consentita dalle nostre istituzioni. E insieme a questa partecipazione di uomini politici, il Governo più e più sempre cercherà la partecipazione del Paese, degli uomini più competenti che nel Paese vi siano rispetto alle varie questioni, poichè il Governo sente ciò che ha detto ieri nel suo discorso eloquente l’amico senatore Mazziotti, sente la necessità del contatto con la pubblica opinione, sente che questa è una guerra di popoli, e che per condurla valorosamente e vittoriosamente conviene che il Governo sempre viva, si agiti e senta ed operi stretto col popolo nostro, unanime con esso. (Bene).

Il senatore Barzellotti cui il grande valore oratorio presta qualche volta dei colori assai accesi, come avviene ai grandi pittori ed ai grandi oratori, ieri ha ben com-