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feritegli ed assumerà ogni eventuale responsabilità (benissimo) per tutto ciò che si attiene alle necessità della guerra e della vittoria. (Nuovi generali applausi).


Il Senato approvò, poi l’esercizio provvisorio, e stabilì che sarebbe stato riconvocato a domicilio.

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Così si chiuse il ciclo del Gabinetto Boselli che aveva adempiuto alla missione, necessaria nel momento in cui sorse, di riunire i partiti politici e di fondere gli animi nel paese in un solo intento: comprendere la guerra e ad essa dare consensi di fede e di opere.

A quest’opera l’on. Boselli attese con fervore e con nobiltà e non è ardito dire che nel momento in cui fu chiamato ad esplicarla nessun altro avrebbe potuto prendere il suo posto.

Ed è appunto per questo che gli oratori di tutti i partiti della Camera e la Camera collegialmente e poi il Senato, nel momento in cui il Gabinetto cadeva, resero all’on. Boselli un omaggio di ammirazione e di gratitudine che non può essere dimenticato.


Riassumendo si può dire che la vita politica di Paolo Boselli è un quadro ideale di nobiltà, di abnegazione e di patriottismo che culmina nell’opera del Gabinetto cui egli diede il suo nome!