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arsenali nemici; a popolare i cieli di nuove foggie di velivoli che assecondino le prodezze degli arditissimi aviatori; a munire di nuovi strumenti la difesa antiaerea, ferve in 2200 stabilimenti tra governativi ed ausiliari l’opera di un popolo di lavoratori che la mobilitazione industriale, rapidamente creata ed estesa, sprona con mirabile alacrità.

Alti, alcune volte altissimi i salari; e ad evitarne lo sperpero gioverà la previdente educazione del risparmio.

Pressoché il quinto degli operai (proporzione per verità ancora troppo scarsa) è formato dalle donne, la cui opera riesce abile, diligente, proficua. Onde, così nell’industria come nell’agricoltura, il lavoro femminile aumenta considerevolmente la nostra efficacia produttrice; e noi dovremo sempre più, con riforme molteplici e varie, tutelarlo e favorirlo.

Migliorarono progressivamente i servizi sanitari dell' esercito, mercè l' avvicendamento dei medici al fronte e la loro destinazione secondo le attitudini e la diversa cultura; mercè le nuove ambulanze chirurgiche, e la creazione di speciali istituti. L’alimentazione del soldato fu regolata con più rigorosi criteri scientifici, ed è ottima sotto ogni riguardo. Innovazioni opportune introdotte nel giudizio sulla idoneità ai servizi militari; riordinati gli ospedali di riserva; sempre migliorati i servizi della Croce Rossa, nei quali tanto possono le cure salutari e i conforti che diffonde la gentile pietà; provvidenze speciali escogitate per i malati di tubercolosi nell’Esercito anche in ordine alla redenzione antitubercolare del paese; ecco, in compendio, l'opera compiuta o disegnata in questo frattempo.