Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
Repente ind’io fuggii, ma perٍ tardi,
quantunque anco repente.
Allor fuggii, né fia mai più ch’io voglia
che giungan gli occhi ove sospira il core.
Ma s’io fuggo gli amanti,
non perٍ fuggo Amore:
ei mi segue a la traccia
de le cadenti lagrime,
e tra’ più scuri orrori, ov’ad ogni altro
sovente io mi nascondo,
non so, credo ch’ei forse
mi conosca a la voce
degli alti miei sospiri.
Ma per fuggir Amore andronne a morte.
Serpilla, omai che tardi?
Deh vieni, e di tua mano
svelli da questo cor l’anima infida.
Serp.Oh misera fanciulla!
Deh, Celia, figlia mia, Celia, rasciuga
il pianto, e ti consoli
che se la piaga duol, tosto risana.
Duolti per doppio amor esser infida?
Amane un solo, e sia vendicatrice
d’infedeltà la fede.
Celia.Il tuo consiglio è vano:
la mia piaga è insanabile.
Ch’io n’ami un solo? e quale,
oimè, fia ch’io disami?
Serp.Ama solo dei due
quel che più ? merta: è ? merto
degna ragion d’amore.
Celia.Ma tant’oltre i’ non veggio:
par a questi occhi miei che ? merto loro,
là dove ogni altro avanza,
pari fra lor s’adegui.
Serp.Ama solo cui prima