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eran note d’Egitto, e per suggello ’
impressavi di lui la sacra imago.
Doppio era il cerchio, e ciascheduna parte
facea, benché divisa, un cerchio intero;
ma rimanean le note oscure e tronche.
Il re partillo, ed a’ novelli sposi
cintone il collo ignudo:
— Questo sarà (diss’egli)
del vostro amor memoria,
ed anco del mio amor fia segno un giorno. —
Poi si rivolse in altra parte, e credo
per contenere o per celare il pianto.
Allor ind’io li tolsi, e’ncontanente
con le cose più care al mio castello
condur li fei, temendo
(o stolta providenza!)
le stragi e le rapine
che soglion celebrar l’esequie a’ grandi.
Sparge la fama intanto
de la morte del re fallace grido.
Chi la bramava di leggieri il crede.
Il re di Smirna il crede,
e fatto ardito, di repente assale
i confini di Tracia, indi s’avanza
fin al castello, e con notturno assalto
il prende, il preda, il brucia.
Orm.Ed arser quivi,
ahi lasso, i nostri figli?
Oron.Un de’ miei servi,
che fra l’ombre del sonno
a’ nemici involossi,
narrٍ ch’ambiduo vivi
un soldato di Smirna
là di mezzo a lo ’ncendio
li ritolse a le fiamme.
Orm.E vivon dunque prigionieri in Smirna?